A seguito di continue aggressioni avvenute in pieno giorno nei parchi di Milano ci sentiamo in dovere di allertare specialmente le donne quando vanno a correre.
L’ultima aggressione è avvenuta pochi giorni fa, in pieno giorno, al Parco della Montagnetta, non sentitevi sicure: occhi sempre aperti!
Inutile dirvi di correre con il cellulare, non fareste in tempo a digitare neanche un numero così come per lo spray anti aggressioni. Inutile dirvi di urlare, la paura vi paralizzerà l’urlo in gola. Inutile suggerire di correre in compagnia, è difficile trovare qualcuno che esca al vostro orario o corra al vostro passo.
Quindi? Ci arrendiamo? NO! Corriamo con testa perché prevenire è meglio che curare, in ogni situazione.
Ecco una serie di consigli che vogliamo suggerire, vi potranno sembrare banali ma banali non lo sono affatto.
Orario
Prima di tutto scegliete un orario in cui c’è sempre gente che corre: mattino presto, pausa pranzo e pomeriggio tardo. Evitare gli orari di tarda mattinata (10/11), primo pomeriggio (14/16) e sera dopo cena (21/23).
Luoghi
Scegliete luoghi sempre molto frequentati e presidiati dalla polizia o dai City Angels. I parchi di Milano non sono sicuri a tutte le ore.
Parchi piĂą sicuri sono Palestro, Sempione e Idroscalo. Meno sicuri sono il Forlanini, la Montagnetta, i Navigli e Parco Lambro questi vanno frequentati solo negli orari di punta.
In generale vale sempre la regola di uscire in orari consoni.
Vestiario
Vestiteti sempre con abbigliamento adeguato e colorato in modo che siate visibili dagli automobilisti. Non indossate collanine, anelli e orologi che possano attirare l’attenzione.
Dite sempre dove andate
Comunicate sempre a qualcuno il vostro percorso e quanto state fuori. Mettetevi nel taschino o al polso un numero di SOS.
Macchina
Non lasciate in macchina niente di valore, portatevi le fotocopie dei documenti, se è inverno un giaccone vecchio da buttare. I furti in auto sono all’ordine del giorno specialmente vicino ai parchi.
Denaro
Portatevi con voi una piccola somma di denaro (50,00 €). Meglio perdere un po’ di soldi che ricevere un pugno in faccia!
CittĂ
Godetevi la cittĂ : durante il fine settimana uscite al mattino presto. Le strade di Milano sono solo per voi, si srotolano sotto i vostri piedi mentre respirate il risveglio lento degli abitanti.
Attenzione
Non abbassate mai la guardia, se avete il presentimento di non sentirvi sicuri abbiate la prontezza di cambiare percorso, di tornare indietro o di correre verso zone piĂą sicure. Non fermatevi mai se vi fanno domande.
La quota rosa del Consiglio Direttivo
Alessandra, Barbara, Ilaria, Lucia
DETTO QUESTO NON MI SEMBRA IL CASO DI ALIMENTARE L'ALLARMISMO BECERO E IGNORANTE TANTO CARO AI NEO-POPULISTI CHE GIOCANO SULLA SOTTOCULTURA E PAURA PER FINI ELETTORALI.
ALLE SEMPRE UTILI “RACCOMANDAZIONI” ESPOSTE DALLE FIRMATARIE DELL'APPELLO, SUGGERISCO QUINDI UNA RISPOSTA COLLETTIVA.
IL MOVIMENTO PODISTICO CHE CONOSCIAMO HA PRESO PIEDE NEGLI ANNI '70” INDOTTO DALLA CRISI PETROLIFERA, DALLA CONSEGUENTE “AUSTERITY” E IN CODA ALLE PRIME RISPOSTE AMERICANE.
DA NOI CHI SI “ALLENAVA” IN STRADA, A QUEL TEMPO, LO FACEVA QUASI DI NASCOSTO PER NON INCORRERE IN PROBLEMI DI VARIO TIPO CON CANI/ AUTOMOBILISTI RANDAGI.
POI LA PRATICA SI E' ANDATA/SI STA ALLARGANDO IN MODO ESPONENZIALE AFFIANCANDO ALLE PERSISTENTI, ANTICHE DINAMICHE DI SUPPONENZA E INVIDIA LE DESCRITTE OPPORTUNITA' DI MALAFFARE.
ORA, IN ATTESA CHE I TEMPI FACCIANO IL LORO CORSO, OVVERO CHE LA CULTURA CON LA C MAIUSCOLA (NON SOLO E NON TANTO QUELLA SPORTIVA) PRENDA IL SOPRAVVENTO SU TRUFFALDINI E SESSUOFOBI, INVECE CHE INVENTARSI FANTASIOSI ACCORGIMENTI CHE SI TRADUCONO SOLO NEL “BLINDARE” LUOGHI, ORARI, ABBIGLIAMENTO,...ECC., CIOE', A RINUNCIARE AD UN'ALTRA FETTA DI LIBERTA' PERSONALE PER FAR FRONTE ALLA DEBORDANTE “LIBERTA'” ALTRUI, MAGARI VOLUTAMENTE PROVOCATA O INDOTTA, UN GESTO PRATICABILE PUO' VENIRE DAL GRUPPO.
CAVOLO, I ROAD RUNNERS CLUB MILANO RAPPRESENTANO LA SOCIETA' PIU' NUMEROSA, ATTENDIBILE, ALTOLOCATA, FORSE IL SOGGETTO SOCIALE DI MAGGIOR GARANZIA DELLA “SICUREZZA” DI TUTTE/I LE/GLI ATLETE/I IN FORZA E NON NEL PANORAMA PODISTICO DEL PAESE.
A GRANDI LINEE LA RISPOSTA CHE PROPONGO AL FENOMENO E' QUESTO:
1 – LA SOCIETA' SI DOTA DI UN CODICE DI COMPORTAMENTO A
SALVAGUARDIA DELLA SERENA ATTIVITA' SPORTIVA DEI PROPRI TESSERATI, DEI PRATICANTI IN GENERALE E DEI LORO BENI.
2 - VIENE STABILITO UN SERVIZIO DI PRESENZA A TUTELA OLTRE A FORME ED ENTITA' DI INVESTIMENTO A SOSTEGNO
3 – SI DEFINISCE UN ELENCO DI SOGGETTI ATLETI/E VOLONTARI MOTIVATI E AFFIDABILI A DISPOSIZIONE PER ACCOMPAGNARE / PRESIDIARE
4 – SI DETERMINANO TURNI DI “PRESENZA MILITANTE” IN BASE ALLE DISPONIBILITA' ORARIE E LOGISTICHE DEI VOLONTARI
5 – SI AGGIORNA PERIODICAMENTE IL CALENDARIO, LA COPERTURA ORARIA E LE LOCALITA' INTERESSATE.
COL TEMPO PUO' ANCHE ESSERE CHE SI INNESCANO EFFICACI MECCANISMI DI AUTOCOSCIENZA E AUTOTUTELA DI GRUPPO OD INDIVIDUALE..
TRASCORSO UN PERIODO DI SPERIMENTAZIONE, QUALORA L'INIZIATIVA SIA OBBIETTIVAMENTE PERSEGUIBILE, SI ADOTTANO GLI OPPORTUNI ACCORGIMENTI DANDO SEGUITO AL SERVIZIO IN PIANTA STABILE.
Lucio