Al Via Lattea Trail niente neve e niente freddo

Era curioso come, prima e dopo gli allenamenti de In piscina con il Road, finissimo di parlare di trail...
Ma con Enrico ed Angelo avevamo in programma di andare a fare la Via Lattea, una gara affascinante (tanto che ne avevamo anche scritto ne Corro perché mia mamma mi picchia) soprattutto per due elementi: il freddo e la neve (si corre di notte su e giù per le piste del Sestriere in dicembre...)

Poi capita che il meteo si metta di mezzo: l'inverno non si decide ad iniziare e la neve non ha imbiancato le montagne...
I tre organizzatori Nico, Mau e il quasi-invisibile-ma-onnipresente Marco, si sono dovuti inventare una nuova gara.
Infatti le piste sono tenute aperte grazie alla neve artificiale e di certo non poteva essere concesso il passaggio ad una mandria di allegri trailer che dove passa lascia di certo il segno.
E' stato quindi tracciato al volo un anello di circa 12 km che saliva in quota (circa 600 mt D+) e riscendeva a Sauze d'Oulx (o Salice d'Ulzio per i puristi dell'italiano).
Per i patiti delle lunghe distanze è stata data la possibilità di percorrere l'anello due volte (e tutti i più forti hanno optato per questa scelta).

Credevamo di essere in quattro, soli soletti, a rappresentare il Club, invece alla fine ci siamo trovati ben in sei (e magari qualcuno mi è scappato).
Di Enrico e Angelo ho già detto, poi si sono materializzati Max qualche minuto prima della partenza e Alessandra che ho incrociato sul percorso. Unico coraggioso a chiudere la stagione (o ad inaugurare il nuovo Challege TURCO 2016) è stato Paolo che si è cimentato nella lunga.

Salita bella impegnativa con pochissimi tratti in cui la pendenza dava un po' di tregua, quasi tutta su un'ampia sterrata che ha permesso di evitare i pochi tratti ghiacciati (peraltro tutti presidiati).
Discesa divertentissima a rotta di collo lungo un tracciato da mountain bike con dei continui brevissimi saliscendi per cui non potevi rilassarti un momento. Una specie di toboga reso ancora più mozzafiato dall'effetto delle frontali.

Io ho corso con Gianni e Gianluca, due amici con i quali siamo partiti in fondo al gruppo e siamo risaliti via via di qualche posizione.
Nella primissima parte ho faticato a tenere il loro passo e Gianluca scalpitava mentre Gianni, più umano, si fermava di quando in quando.
Poi siamo arrivati al ristoro, ma era passata meno di un'ora e avevo con me abbastanza da poterlo saltare così mi sono fermato ad attendere Gianluca e Gianni prima di lanciarci per la discesa.
Devo dire che lì è venuta fuori la differenza di peso, e io forte dei miei 80 kg sfrecciavo verso il basso...
Dopo una ventina di minuti in cui ho superato decine di concorrenti (e sono stato superato solo da due ragazze velocissime) siamo arrivati in paese e mi sono messo al piccolo trotto, subito raggiunto da Gianluca che premeva per accelerare ed arrivare in fondo.
Ma io di velocità ne avevo avuto abbastanza (che è un modo gentile per dire che non ce la facevo ad aumentare il passo) e così siamo arrivati al traguardo belli tranquilli e ansiosi di fare un brindisi con Gianni che ci ha raggiunto subito dopo.

Alla fine, solita festa con polenta party e birra (la seconda a pagamento... unica nota dolente della serata).
E poi tutti al pub ad ascoltare il concerto di musica dal vivo...

Ma veniamo ai risultati dei nostri.
Sugli scudi Angelo Fasoli che non solo arriva primo tra i Road ma si guadagna un'ottima trentesima piazza (su 215 arrivati).
Per gli altri la voglia di divertirsi e di portare a casa un'altra gara (probabilmente l'ultima 2015).

E adesso possiamo iniziare a pensare alle feste natalizie...
Buone corse a tutti
Franz