E' passata da poco la mezzanotte, è già lunedì.
Ripenso a ieri, domenica, e alla gara di Paderno Dugnano. Che legnata!
L'Euroatletica ci ha preso più di 1000 punti ed ora è a 200 da noi. Il Trofeo si è riaperto improvvisamente ed inaspettatamente, aggiungo io. Sinceramente io dormivo sonni abbastanza tranquilli, ed invece ora dovremo sudarci ogni singolo punto.
I punti contano, è chiaro. I punti ci fanno vincere o perdere. Ma i punti non sono tutto. I punti sono il punto d'arrivo di tutto un percorso che nasce dalla fine della gara precedente, quando ci si guarda le scarpe, il volto, la canotta sudata, e ci si accorge di aver dato tutto quello che c'era quella mattina, poco o tanto che fosse.
Ed è proprio in quel momento, quando per una frazione di secondo ti sfiora la classica domanda "chi me lo ha fatto fare?", che ti rendi conto che la risposta non c'è.
O meglio, la risposta c'è ma non sta nelle parole di nessuno, bensì nei gesti, negli sguardi, nei sorrisi, nelle smorfie, nelle urla dei tuoi compagni di squadra che ti spingono dove pensavi di non riuscire mai ad arrivare.
La risposta sta nell'avvitare un chiodo, nel lavare una scarpa, nell'attaccare un pettorale. Sta nel montare un gazebo, nel portare un tavolo, nell'affettare un salame, nel tagliare un panettone. Nell'iscrivere un atleta, nel raccogliere i soldi, nello svegliarsi all'alba. E sta anche nel telefonare al mattino presto e dover dire con rammarico che non puoi venire perchè sei stato male la notte.
Ma soprattutto, la risposta sta nella sensazione di benessere collettivo che ritorna ad ognuno di noi dal vivere insieme una comune passione e nel rendersene conto nel momento stesso in cui la si vive, e non solamente dopo.
Un po' come dire non solo "io c'ero", ma anche "io ci sono, qui ed ora, e sono felice di esserci".
Guardo il calendario ... 8 febbraio.
E la memoria va esattamente indietro di un anno ... 8 febbraio 2015.
Cittiglio, ultima campestre del Monga.
E capisco che la risposta sta esattamente là, nel Vallone di Cittiglio ... e chi c'era lo scorso anno sa di che cosa sto parlando perchè non se lo è certo dimenticato.
88 (ottantotto!!!) road in una campestre, oltretutto ad un'ora abbondante di auto da Milano.
Un campo gara passato da innevato a prato nel giro di due ore; un vento a raffiche che strappava i nastri di segnalazione.
Un'invasione Road che ha raggiunto il culmine nella gara femminile con i 54 uomini (più un rullante di batteria) ad incitare all'inverosimile le 34 (trentaquattro) donne fino all'apoteosi della premiazione con standing ovation a ripetizione per tutti i trofei individuali vinti e per la vittoria finale della squadra femminile.
Un'euforia collettiva indescrivibile ... pelle d'oca!
Sarebbe bello riviverla anche quest'anno ... non aggiungo altro.
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SubCom Ghido
Di solito l'ultimo M50 arriva a prendere 30-40 punti, ieri addirittura 51.
Se così fosse sei forte e non arrivi ultimo :-)
COMUNQUE L'IMPORTANTE è che porti MONICA ah ah ah :-)))
Preparati poi per il 19 marzo che si torna a ballare sul tartan :-)
Grandissimo Massimo!!
Questo è il link del percorso
http://www.marathonclubseveso.it/images/CrossPercorso.pdf
l'Euroatletica ci stà contando e stanno mobilitanto via blog tutte le loro risorse disponibili tra cross strada e pista...
Quindi bando agli indugi e dubbi, tutti a Seveso!!!
Forza Road
Hanno osato anche deridermi perché pensavo di farla camminando! ...e io la corro!!
Dai che li doppiamo!!