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I BULLI AL PARCO DI MONZA

Inserito da Giuseppe.Mauri il 24/02/2016 alle 17:09 nella sezione cross & trail

Oggi vorrei parlarvi del problema del bullismo e del fascino della corsa campestre.

Non mi piace correre, tantomeno correre le campestri. Gare corte, su terreni sconnessi, mai in piano, molto spesso fangose. E poi le si corre d’inverno, con la sfiga di trovare spesso un tempo di “palta”.

Infine sono una pippa (non lo dico per farmi dire che non è vero ma perché è così: sono un pippone) e quindi c’è pure il fatto che un po’ mi vergogno ad arrancare in fondo al gruppo, facendo finta di non cogliere la sottile ironia che sottende gli incitamenti degli amici a bordo pista.

Confesso che, nelle ore prima della gara, mi prende sempre più spesso una certa ansia all’idea della fatica, al pensiero di quel cuore in gola che ti urla di fermarti, cosa diavolo stai facendo, incosciente che non sei altro… Poi ci si mette anche il GP che questa volta si è inventato il count down via sms, con messaggi dal seguente tenore: “Meno 15 ore al via: leggo Dante prima di addormentarmi”… “Quattro ore al via: sono in coda dal barbiere”… l’ansia non può che crescere a dismisura!

E allora prendo e vado alle gare in bici, per far vedere che mica si fa fatica a correre, anzi. Guarda qua, addirittura vengo in bici, che mi frega di una corsetta di sei chilometri? Sei chilometri sono manco il riscaldamento per le gare che faccio io…. Ecco il ritratto del bullo: un insicuro pieno di ansie e bassa autostima che fa il fenomeno per nascondersi, quando basterebbe stare a casa a fare gardening, che anche mia moglie sarebbe più contenta.

Devo dire però che questa volta, quando sono arrivato sul campo gara, ho proprio riso di gusto: sia il GP (che naturalmente era già li da un pezzo) sia l’ex Mistair e ora Professor Scala si sono presentati in bici. Se andiamo avanti così, a Desio e Carate, ultime tappe di questo lunghissimo Brianzolo, dovranno mettere delle rastrelliere e fornire un servizio di custodia per i nostri mezzi a due ruote!!

E’ una bella giornata e alle due siamo già tutti li da un po’, riuniti intorno al “non gazebo” dei Cremellas. Per “non gazebo”, come molti sanno, si intende il gazebo senza gazebo, cioè un foglio di cellophane su cui appoggiare borse e vestiario di cambio. Per la verità, viene anche predisposto un tavolo da campeggio, al fine di affettare il salame e mescere il vino, ma questo è discorso da post-gara…

GP continua la sua piccola protesta silenziosa correndo senza maglia e sfoggiando un trendissimo completino rosso fuoco. A questo proposito, ricordo a tutti la scelta policroma del buon GP per il Brianzolo di quest’anno: tre gare in nero (Cantù, Briosco e Oggiono), due in rosso (Agrate e Monza); le ultime due saranno in bianco, vediamo come si presenterà a Desio...

Riscaldamento con il solito gruppo (GP, Maurizio, il Presidente Fausto) a cui da un paio di gare si è aggiunto il Bruno, cognato del Fausto, uno che corre più veloce di noi ma che, a causa di uno stato di forma approssimativo (modo elegante di dire che gli è cresciuta la panza), nelle due gare precedenti è arrivato qualche secondo dietro. Si tratta di un bel problema per lui perché gli amici del treno non gliela perdonano e lo prendono in giro. Finge distacco, ma si vede che è carico e che questa volta cercherà di farmi pagare l’affronto della doppia sconfitta subita a Oggiono e Agrate!

Alla partenza non siamo moltissimi, ma le facce note ci sono quasi tutte. Solito sparo a sorpresa e solito proposito di partire con calma che viene meno nel giro di pochi secondi. Bruno parte a fionda e Fausto gli va dietro. GP e Lucio (che corre con una spilletta del “Che” appuntata sulla canotta) manco li vedo. Comincio a pensare che sarà una giornata impegnativa….

Maledico ‘sta fissa di fare queste gare da pirla e provo a non perdere il Fausto. Ci vorrà un giro intero per riprendere lui e poi il Maurizio. Il Bruno oggi va (o forse sono io più lento, chi lo sa) e all’ultimo giro pago lo sforzo di aver provato ad avvicinarlo nel corso della seconda tornata. Mi accontento di arrivare in fondo. Non sto neanche a guardare il cardiofrequenzimetro tanto ad Agrate avevo passato la gara a controllare l’altezza sul livello del mare convinto che fosse la frequenza cardiaca….

Una volta tagliato il traguardo, si capisce quale sia il fascino di queste gare: poco meno di mezz’ora che passa in pochi istanti e un sorriso che ti si allarga non appena riprendi a fiatare. Tutto sembra più vivido: i colori, i profumi (e con tutta la gente sudata che si aggira, capirai che non è una cosa da poco), la stessa aria che respiri. E non sai se si tratta di una sorta di beatitudine o è solo euforia determinata dal fatto di essere sopravvissuto anche questa volta.

La sera ricevo da GP il resoconto delle gare degli altri Roads che riporto di seguito (il resoconto, non le gare). Testuale e fedele.

“A meno 135 ore circa dalla prossima prova di Desio , ti 'rendiconto' – come promesso – del seguito del pomeriggio di sabato, che fra l'altro riguarda solo la gara dei 40enni : il prof ha voluto fare una gara di testa, ha sostanzialmente tenuto , ma si è dovuto accontentare della pagina Due della classifica finale; buona la prova dell'IM Avv. GianLuca in buona progressione nei tre giri e finalmente in gara (e non solo a tapasciare) l'IM Mastrobirraio Storm che, di questo passo, si avvia a diventare uno specialista del fango.

Gli atleti blu-arancio hanno comunque offerto pochi spunti per la cronaca di giornata, io assegnerei la palma del migliore a Lucio, che ha chiesto al consiglio Road di spostare (meglio : anticipare di poche ore) il cross sociale di sabato concomitante con il Brianzolo (aveva in programma il cross sociale, un veloce tragitto montagnetta - Desio , il cross del Brianzolo e un allegro defaticante Desio - Bergamo).

Come al solito, attendiamo con ansia il tuo articolo (considera che sono appena reduce da una conferenza su Dante Alighieri , Inferno canto X, per farti ulteriormente alzare il livello dell'asticina)”.

Questa volta decido di passare sotto l’asticina del GP (che brutta immagine) e chiudo ringraziando tutti i Roads presenti. Non solo i soliti vecchietti (Piermario, Lucio, GP e il sottoscritto) ma anche le signore (Bianca Milani e Lorella Fumagalli) e i giovanotti (Stefano Scala, Gianluca Crespi e Mario Tempesti).

Infine saluto con soddisfazione (soprattutto di Piermario) il ritorno dei giovanissimi: Daniele Chiarelli (che sale sul terzo gradino del podio di categoria, complimenti!!) e Pierpaolo “Ciccio” Crespi.

La classifica a squadre ci vede malinconicamente tredicesimi mentre i Cremellas incrementano il loro vantaggio e ci staccano di quasi duecento punti.

Ma noi mica molliamo! E ci vediamo sabato prossimo a Desio.

CAMPIONATO BRIANZOLO DI CORSA CAMPESTRE
4^ tappa - Parco di Monza, sab. 20 febbraio 2016
DONNE

posizione nome cognome pos. cat. tempo
62 Bianca Milani 10 14:54
73 Lorella Fumagalli 4 15:11

CAMPIONATO BRIANZOLO DI CORSA CAMPESTRE
4^ tappa - Parco di Monza, sab. 20 febbraio 2016
UOMINI OVER 50

posizione nome cognome pos. cat. tempo
43 Lucio Bazzana 6 24:54
77 Gianpaolo Calegari 14 26:28
88 Giuseppe Mauri 20 27:12
114 Piermario Sasso 8 28:18

CAMPIONATO BRIANZOLO DI CORSA CAMPESTRE
4^ tappa - Parco di Monza, sab. 20 febbraio 2016
UOMINI 40-49

posizione nome cognome pos. cat. tempo
30 Stefano Scala 14 23:06
43 Gianluca Crespi 24 23:57
88 Mario Tempesti 46 28:18

CAMPIONATO BRIANZOLO DI CORSA CAMPESTRE
4^ tappa - Parco di Monza, sab. 20 febbraio 2016
CADETTI

posizione nome cognome pos. cat. tempo
3 Daniele Chiarelli 3 7:35

CAMPIONATO BRIANZOLO DI CORSA CAMPESTRE
4^ tappa - Parco di Monza, sab. 20 febbraio 2016
ESORDIENTI 2005

posizione nome cognome pos. cat. tempo
8 Pierpaolo Crespi 6 3:11

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Commenti
  • piter 25/02/2016 alle 11:48:37 rispondi
    ROAD KIDS
    I mie complimenti ai due piccoli ROAD presenti, antesignani della futura squadra ROAD (ho già pensato a come chiamarle, sia la rappresentativa maschile sia quella femminile): la gara di Pierpaolo me la sono persa (stavo ancora cambiandomi); ho potuto invece seguire l'ottima gara di Daniele: partito un po' troppo veloce, fino alla salitella della foto qua sopra (circa a metà gara) era secondo a una decina di metri dal fortissimo primo (in gara e in classifica generale) avendo dietro di sé di altri 10 metri il compagno di squadra del primo, molto più alto di lui. Sulla successiva discesa è stato raggiunto e superato, ma ha tenuto botta fino alla fine, piazzandosi terzo a ridosso del secondo arrivato e rifilando almeno 20 secondi al quarto. Alla prossima occasione con una condotta di gara più prudente conquisterà il secondo posto. Almeno glielo auguro!
    piermario
  • LUCIO BAZZANA 26/02/2016 alle 18:57:20 rispondi
    INFERNALI RICHIAMI

    DAL GIRONE DEGLI INCALLITI IL SOMMO DESCRIVE IL FENOMENO DEL "BULLISMO DA FANGO" ABBINANDOLO AI DISPERATI INTENTI A RINCORRERSI DOMANDANDOSI IL PERCHE'. L'ENDORFINA E IL SENSO DI ESTASI CHE DETERMINA NON BASTA A RIPAGARE DA UNA PENNICA POST-LOCULLO, L'INNALZAMENTO DI LIVELLO DEL TESTOSTERONE NON E' SICURO PRELUDIO AL CIGOLIO DEL LETTO DEL SABATO SERA. CI MANCAVA LA CONFERMA DELL'ESISTENZA DELLE ONDE GRAVIDAZIONALI PER LASCIAR OGNI SPERANZA AI CHIARI SINTOMI DELL' ALZAIMER. FANCULO PANZUTO CARONTE, MO' MI IMMERGO IN UN DOSSO SPAZIO-TEMPORALE E TI SORPRENDO CON LE CHIODATE SULLE TERGA. I BULLI NON HANNO PIU' NIENTE DA PERDERE.