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Wings for Life: il Road c'è!

Inserito da Anto81 il 10/05/2016 alle 16:05 nella sezione strada

Anche se si tratta di una gara non ufficialmente competitiva e non Fidal, che quindi non rientra tra le gare di cui pubblichiamo i risultati nel post settimanale, ci è sembrato giusto segnalare la presenza di questa gara eccezionale a Milano, e ovviamente, la presenza del Road.
Lo facciamo attraverso le parole di Massimo Gori, che si è gentilmente offerto di descriverci la sua esperienza e di raccogliere i risultati dei Road presenti. Grazie Massimo!!

Domenica 8 maggio, 40 Road hanno corso la Wings for Life World Run. Si tratta di una corsa che si svolge in contemporanea in 34 paesi nel mondo ed il 100% del ricavato viene devoluto per la ricerca di una cura alle lesioni del midollo spinale. Lo slogan della manifestazione è “Corri per chi non può”. Il format è particolare: esiste un percorso da seguire, ma non un traguardo; la gara termina quando il runner viene raggiunto dalla catcher car, che parte 30 minuti dopo il via dei runner e procede a velocità limitata e costante (15km/h, poi 16, 17, 20 ed infine 35) fino a raggiungere l’ultimo partecipante rimasto in gara.
Ma veniamo alla cronaca della corsa!
Partenza in ogni paese alle 11.00 UTC vuol dire che a noi in Italia tocca partire alle 13.00 e domenica c’era un bel sole caldo… Diversi Road partecipano sotto le vesti degli amici Urban Runners, presenti in gran numero e simpaticamente rumorosi.
Decido di correre insieme al Manzi, detto Manzai con tanto di maglietta personalizzata, e a qualche altro Urban. Fin da subito creiamo un gruppetto di 6 persone, io, Anna e Monica, esperte maratonete Urban, altri 2 amici Urban e, a capo del gruppo, il Manzai, in forma strepitosa in questi ultimi mesi, a dettare il ritmo. L’obiettivo alla partenza era quello di seguire da vicino i pacer dei 25km. Tra i sei, l’unico a non aver mai coperto tale distanza è il sottoscritto; avendo iniziato a correre solo 3 anni fa e non riuscendo a trascorrere più di 8 mesi senza infortuni, ho esperienza al massimo sui 21km; se a ciò uniamo il fatto che ho ripreso a correre da solo 40gg, non so come potranno reagire i miei muscoli dopo tale distanza.
In partenza, vuoi un po’ per l’intoppo solito del via, vuoi un po’ per accordarci sul ritmo da tenere, perdiamo subito di vista i nostri pacer obiettivo, ma la situazione è solo temporanea. Il Manzai scandisce i tempi ed il passo come un cronometro svizzero e tra il 2° e il 3° chilometro li riprendiamo. Neanche il tempo di assestarci in coda ai palloncini, che ci troviamo davanti a quelli che dovremmo seguire e man mano li seminiamo. Comincio a preoccuparmi: già 25km mi sembrano tanti, se anche andiamo 10-15 secondi al chilometro più veloci del previsto, non so quanto potrò durare. Però, per ora, riesco a reggere senza apparente difficoltà, riesco anche a proferire qualche verbo e a scherzare con i miei compagni d’avventura. Il sole picchia, l’asfalto ce lo rimbalza addosso senza soluzione di continuità, la sudorazione abbonda, ma noi abbiamo il nostro pacer personale! Il Manzai, che ne avrebbe sicuramente di più, ci guida sia gestendo il ritmo da seguire, sia dettando i tempi per l’assunzione dei gel e dei rifornimenti idrici; così passiamo in corsa quello del 5°, con micrososte al 10° e al 15°, dopo aver mangiato un po’ di polvere nei zigo-zago dei giardini di parco Sempione e Montanelli, e non aver tralasciato nessuna mattonella del pavè, da piazza della Repubblica-via Turati-via Manzoni! Strada facendo riceviamo parecchi “Forza Road” (la canotta “richiamo” è la mia, in mezzo a quella dei miei 5 compagni Urban), svariati incitamenti dai turisti, soprattutto stranieri, presenti in centro, innumerevoli imprecazioni dagli automobilisti bloccati in coda!
Strada facendo, raggiungiamo e salutiamo diversi Road in tenuta ufficiale. Arriviamo così, senza grosse difficoltà, al ristoro dei 20km (abbiamo perso per strada uno del nostro gruppo, ma non ci siamo accorti di quando è rimasto indietro!). Fin qui sapevo di potercela fare, ho già fatto due mezze da quando ho ripreso, so di avere anche un po’ di margine, ma chissà cosa succederà dopo i 21-22km; magari avrò il “muro” dei 22 invece che dei 30! Dopo una sosta appena qualche secondo più lunga delle precedenti, si riparte. E qui il nostro pacer, non si sa se per il GPS fuori controllo o perché stufo di avere un po’ di zavorra da portarsi dietro, abbassa ulteriormente il ritmo di altri 15 secondi. Perdiamo un altro compagno di viaggio; io resisto, supero il temuto muro dei 22, dei 23 e dei 24, non so fino a quando le mie gambe andranno avanti, di certo il fiatone è diventato un rantolo costante; in tre cerchiamo di riportare alla ragione il Manzai, che fa finta di darcela vinta, ma continua con lo stesso passo fino al 25°. Quello che doveva essere il nostro traguardo diventa però una tappa solo un po’ più lunga delle altre. Manco fossi nel deserto bevo di tutto: sali, acqua, glucosio, di nuovo acqua, mi spugno….. e mi accorgo che il Manzai e le due Urban mi hanno lasciato lì e sono già ripartiti. Mi rimetto a correre anch’io e li scorgo una cinquantina di metri più avanti; non mi sfiora nemmeno per un attimo l’idea di andarli a riprendere, ormai faccio fatica ad andare dritto! Alterno un chilometro ad andatura “Manzai indiavolato” ad uno a “Manzai accudente”; dopo il 27°, ci infilo anche un centinaio di metri camminando, ma poi riprendo la corsa; hanno annunciato la catcher car in arrivo, quindi vuol dire che posso esaurire le ultime mie gocce di riserva. Raggiungo il 28° e il Manzai e le due Lady Urban (che in realtà avevano deciso di fermarsi proprio al 28°) e tempo pochi secondi la nostra gara termina al sopraggiungere della catcher car. Il nostro risultato ufficiale segna 28,20km anche se in realtà i nostri GPS dicono 27,75. Felici per come è andata, ci facciamo altri 3km (camminando) per arrivare al ristoro ed essere riportati alla metro più vicina.
Forse il racconto farà sorridere chi è abituato a correre distanze ben più consistenti, ma per me è stata una scoperta, ho potuto verificare come reagisce il mio fisico su una distanza mai provata e prendere coscienza che la prima maratona non è più così lontana! Sono felice di aver superato le mie più rosee aspettative, ma ancora di più di aver potuto condividere, prima volta per me, l’esperienza di una corsa insieme a degli amici.
Per la cronaca, il mitico Calcaterra ha vinto per la terza volta consecutiva l’edizione italiana della Wings for Life e, dopo due quarti posti, ha stravinto l’edizione a livello mondiale, correndo 88,44km in più di 5 ore e stabilendo il record della corsa.

Qui di seguito i risultati dei Road presenti alla corsa di Milano, dove Zampedri porta a casa il primo posto di categoria e Sallusti, Panigada e Podetti arrivano nei primi dieci delle rispettive categorie.

Wings for life -Milano - 08/05/16
PosPettAtletaCatP CatP M/FKm percorsi
60 26695 MICHELE PANIGADA M35 9 57 36,78
69 73507 LUCA PODETTI M30 5 66 35,55
142 61124 GIANNI MONFREDINI  M40 41 130 31,6
170 71845 CORRADO POMODORO M50 15 155 30,72
241 59509 LUCA CHIARELLI M45 36 221 29,13
260 65137 ALESSANDRO MATTEO MANZI M45 41 238 28,22
260 5264 MASSIMO GORI M50 24 238 28,22
293 40333 FLAVIO ZAMPEDRI M60 1 265 27,45
294 78474 MICHELE BORRONI M50 30 266 27,44
317 72588 SIMONE BIANCHI M40 81 286 27
331 91610 LAURA SALLUSTI F25 4 32 26,14
433 46448 RENATO MARZOLA M45 69 387 24,7
556 1240 EMANUELE FIOCCHI M40 116 492 22,27
579 29179 GIUSEPPE SALIBRA M40 122 510 21,86
595 51759 MIRKO TORRESANI M40 123 524 21,67
622 68629 ANDREA BUZZI M45 101 548 21,18
647 50509 GIOVANNI BERTOGLIA M45 105 569 20,8
648 1858 LUCIANO MOTT M45 106 570 20,76
680 65471 ALESSANDRO LENZI M40 138 600 20,43
728 63554 FRANCESCO INVERNIZZI M35 106 640 20,33
857 76398 SHIORI SAITO F30 29 116 19,94
942 29729 CRISTIANO GIROLA M35 120 805 19,03
950 1764 CLAUDIO GEROLAMO GRASSI M40 172 811 18,98
995 72692 MOIRA CAVERA F40 33 155 18,54
1000 26489 LUCA BERSAGLIA M35 129 844 18,48
1015 63208 STEFANO GALLI M50 75 856 18,32
1168 27450 MAURO ZINI M40 203 967 17,05
1185 28041 MASSIMO ASCIONE  M45 173 981 16,9
1210 27274 DAVIDE DORO M45 176 1000 16,75
1362 6598 LUCA ZANARDINI M50 105 1107 15,59
1599 64241 LARA POLLICELLI F35 62 346 14,59
1659 50512 CINZIA CORBETTA F45 51 376 14,18
1683 71349 PAOLO PUGNI M55 70 1294 13,76
1698 67554 ELENA ZANZOTTERA FERRARI  F35 72 395 13,66
2037 33750 ANDREA FAVERO M30 204 1479 10,77
2013 78517 ANDREA CHIERICI M50 136 1512 10,47
2163 58125 MARCO CARRARA M50 139 1538 10,19
2355 77533 LAURA ARDENGHI F30 145 739 9,22
2434 65104 MONICA CAVALLI  F45 96 789 8,02
2506 44482 STEFANO ARCELLAZZI  M50 158 1669 7,18


Massimo Gori

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Il nostro gruppo al passaggio del Parco Sempione: il Manzai al comando ed io..che cerco di digerire la sabbia che ho appena ingoiato!
Il nostro gruppo al passaggio del Parco Sempione: il Manzai al comando ed io..che cerco di digerire la sabbia che ho appena ingoiato!
Commenti
  • mb@rrcm 10/05/2016 alle 18:33:55 rispondi
    Sono M55
    Grande cronaca di Massimo! Ricordo che ci siamo salutati lungo il percorso, mi sembra in zona fiera.
    Segnalo che sono stato inserito nella cat. M50, quando invece sono M55 (ahimé...).
    Ciao
    Michele Borroni