L'Ultra K Marathon è la corsa della Montagna chiamata Monte Canate, che i corridori si troveranno a percorrere per intero.
La gara si snoda per 50 Km su un grande anello che inizia sulla strada che sale verso l'Appennino da Salsomaggiore - la Salsediana - e porta oltre il Ponte di Scipione, per poi addentrarsi in territorio piacentino attraversando il Torrente Stirone, sulla Costa Lame.
Si ritorna poi sulla pedemontana per raggiungere, in cima ad un picco, il borgo medievale di Vigoleno, dove i corridori si arrampicano fin su al castello (semplicemente fantastico) per poi buttarsi giù lungo la ripida discesa, immersi in luoghi affascinanti, dipinti dai colori dell'autunno.
A questo punto, non siamo ancora a metà. Si torna presto a salire, stavolta fino al paese di Pellegrino Parmense, laddove - in una domenica di foschia - il sole riesce finalmente a far capolino sulla testa degli atleti.
Arrivati qui, fanno 30 km di percorso complessivo, 25 dei quali in salita.
E le salite non sono finite! Altri 4 km di dura ascesa portano al valico di S. Antonio, descrivendo il perimetro completo del Monte Canate, che si eleva sino a 850 mt. di quota e sul quale sono piantati, a mo' di 'banderillas', una dozzina di tralicci che sostengono gli impianti di emittenti radiotelevisive (RAI compresa).
Giusto il tempo di passarci a fianco e ci si butta ancora giù in picchiata per altri 4 km a rotta di collo, verso Pontegrosso. Faccio notare, ai palati più esigenti, la trattoria Dulcis Parmae, avvistata lungo la discesa, di primo acchito appare leggiadra e promettente. Ci tornerò... in auto.
Il sole scompare alla vista, non così le ripide ascese. Ai concorrenti tocca salire in mezzo alla nebbia, che si è fatta spessa, e in un silenzio irreale; la loro meta è Grotta e Casalino (altri 3 km di salita dura), da dove inizia la discesa verso Cangelasio.
Siamo al 42° km ma il più è fatto, gli ultimi km sono tutti in discesa sino alla Ville d’eau (Salsomaggiore), dove, dinnanzi al Palazzo delle Terme in stile 'belle époque', è posto il traguardo.
La natura incontaminata, il passaggio nel cuore di Vigoleno, altri luoghi selvaggi e solitari uniti ai colori dell’autunno fanno vivere ai corridori emozioni continue che rendono questa gara un’esperienza straordinaria. La consiglio davvero a tutti, ultramaratoneti e non!
Per quest'anno, due i Road al traguardo: Cinzia Maverna, finisher in 5h50'12" e il sottoscritto, che ferma il cronometro poco sotto le 6 ore (5h59'08").
Pochi ma buoni: con i nostri risultati, il Road accumula qualche punto prezioso nella classifica IUTA di Ultramaratona, utile al recupero della settima posizione nel ranking per società, che dovremmo riuscire a mantenere fino alla fine (mancano due prove al termine del Gran Prix).
E' tutto.
Piermario Sasso
Per info, v. calendario podismo al link seguente:
http://www.calendariopodismo.it/dettagli.php?idrecord=26032#.WDg00LLhC1s
piermario