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La beffa all'ultimo sprint
Inserito da ste_scal il 07/03/2017 alle 14:39 nella sezione cross & trail
“Te pensa, sembra l’ultimo giorno di scuola”, mi confida il GP mentre – bicchiere di buon Moscato in una mano e zuccherosa chiacchiera di Carnevale nell’altra – festeggiamo la fine dell’edizione 2017 del Campionato Brianzolo di corsa campestre nonché il compleanno del Fausto, super presidente dei Cremellas che avete ormai imparato a conoscere e che da anni si è fatto una ragione di ospitare, sotto il gazebo della sua società, uno sparuto gruppo di cani sciolti, dai quattro/cinque Road presenti ogni sabato, ad altri amici, primi fra tutto il Maurizio, socio di GP, e il Giuseppe da Brugherio.
“Sembra l’ultimo giorno di scuola” e gli ridono gli occhi: sa di aver avuto, anche questa volta, l’idea per il nostro raccontino di fine giornata campestre.
L’intuizione in effetti è buona. Si respira nell'aria quel sentimento misto di soddisfazione per essere arrivati in fondo e di nostalgia per la fine di una piccola avventura cominciata due mesi prima, l’otto gennaio a Cantù.
Ma andiamo con ordine. Dopo un paio di settimane di bel tempo ininterrotto, piove. E non so decidermi se si tratta di una disdetta o di una benedizione, perché la corsa campestre ha bisogno di alcuni ingredienti imprescindibili quali il fango, soprattutto, e anche il freddo, la bruma, il fiato di vapore e la pioggia. Non ce n'é!
Le previsioni parlano di pioggia leggera per la mattina di sabato e scrosci sparsi nel pomeriggio. Il guaio è che le previsioni sembrano azzeccate! Arrivo al parco di Carate con un certo ritardo, subito stigmatizzato dal GP che è lì da un pezzo. Al solito...
Non solo piove ma tira vento! Un forte vento. Tanto che le strutture di un paio di gazebo sono in evidente difficoltà. Non il gazebo dei Cremellas, che il Paolo ha provveduto a inchiodare letteralmente nel terreno.
Ho con me due bottiglie di Moscato e il GP ha in auto un chilo di chiacchiere. L’idea è di festeggiare, in un colpo solo, la fine del campionato di cross, il compleanno del Fausto e il carnevale ambrosiano.
Purtroppo non ci sono né il Piermario, né ‘ol Lucio’, che tra l’altro è quello che l’anno scorso aveva avuto l’idea di festeggiare la fine del Brianzolo con un brindisi. Il confronto è amaro (per noi): lo scorso anno ol Lucio si presentò con bianchino delle valli di Calepio e bicchieri di cristallo; noi siam qui con Moscato e bicchieri di plastica...
Ma tant’è... Iniziamo il riscaldamento sotto una pioggia battente ma il cielo sembra dare qualche speranza. Infatti, come già successo in altre occasioni (il buon dio in fondo ha a cuore i suoi vecchietti), le gocce smettono di cadere improvvisamente pochi minuti prima della nostra partenza.
Pronti, via. Sparo e subito capisco che il Bruno farà una gara tattica. Gli brucia troppo la sconfitta di Desio e non vuole rischiare di impiantarsi alla fine. Nel corso del primo giro supero prima il Maurizio e poi il Fausto, che è in vantaggio di tre vittorie a due. L’idea (mia) è quella di chiudere il campionato con un bel tre pari.
Bruno ed io, verso la fine del primo giro, raggiungiamo il GP. Mi avvicino e faccio un po’ lo spiritoso: “GP, rallenta un pochino per favore!”. Lui manco mi risponde. Anzi, manco mi guarda. E accelera in men che non si dica: in continua progressione mi lascia indietro di quei metri che bastano per non essere più raggiunto.
Con lui se ne va anche il Bruno e penso che la sua tattica si sia rivelata la più corretta.
Ma è verso la fine del secondo giro che, inaspettatamente, il Bruno comincia a perdere terreno. Il GP è lontano, ma io piano piano mi avvicino all'uomo dei Cremellas. A metà del terzo giro ho ripreso il Bruno e mi incollo alle sue caviglie. Dopo qualche centinaio di metri passo e cerco di allungare, ma sento il suo respiro affannato dietro. Decido allora che regoleremo i conti in volata (anche perché mica ce la faccio ad allungare ancora!).
E alla volata si arriva, dopo 6 km al cardiopalma: parto io, lui mi raggiunge e cerca di superarmi, allungo deciso (per modo di dire) ma non passo davanti. Ci prova lui ma io non mollo; accelero, mi vien da ridere pensando al cardiofrequenzimetro, ci provo, ma ci prova anche lui. Morale: piombiamo insieme sul traguardo, stesso tempo per entrambi. Spaccato al centesimo! Ma, non so perché, i giudici classificheranno prima il Bruno di me.
Scoprirò solo due giorni dopo che la decisione dei giudici è in tutta evidenza viziata dalla sudditanza psicologica (se non peggio) nei confronti del potente presidente dei Cremellas (il Fausto): a causa di questa proditoria decisione, infatti, lo stesso Fausto mi precederà di un solo punto (319 contro 318) nella classifica complessiva del Campionato, proprio grazie ai punti che mi sono stati sottratti dal Bruno sul traguardo di Carate.
Si scherza, ovviamente. In verità finisce che, dopo il defaticamento (eh, si… noi si fa pure il defaticamento!!), ci si trova tutti dai Cremellas a stappare le bottiglie e a imbiancarci le felpe con lo zucchero delle chiacchiere del GP; Mister compreso, sprezzante del fatto che – di lì a meno di mezz’ora – avrebbe dovuto correre la sua gara!
Ma lui è fatto così, lo conoscete (e, se non lo conoscete, non date retta a quel che vi dice). Sta di fatto che non risulta brillante come al solito, un po’ per il terreno che si è fatto molto più fangoso di quando abbiamo corso noi, ma ritengo anche per i tre bicchieri di Moscato che si è scolato in pre-gara, per onorare degnamente il Brianzolo 2017.
Brianzolo che è appunto terminato e che, per la prima volta, ci vede in classifica sia nel ranking di società Master (dove occupiamo il 14° posto) sia in quello giovanile (in cui siamo in 30^ posizione). Il tutto grazie alle prove di dieci master (sei uomini e quattro donne) che si sono alternati nei sette sabati di corsa e alla gradita presenza dei ragazzi nelle tappe di Monza e di Desio.
A livello individuale generale, Bianca si classifica 10^ tra le ragazze SF40, il GP ottiene il nono posto tra i 'ragazzi' della classe 60-64 anni e il coriaceo Mister va a prendersi un onorevole ottavo posto nell’agguerrita classifica dei Master 45. Risultati tutt’altro che disprezzabili!
Personalmente, non saprei come chiudere senza incorrere in un eccesso di retorica, se non addirittura risultare stucchevole. Tra l’altro non sarei corretto nei confronti di questo campionato e dei suoi protagonisti (sia quelli che lo corrono sia quelli che lo organizzano): gente pratica, di pochi fronzoli, che si diverte a far fatica senza però perdere tempo a raccontarlo in giro (a parte qualche pirla tipo me).
Rileggo e mi rendo conto che, in fondo, questa è un po’ l’essenza dei brianzoli; e forse è proprio questo il fascino di un campionato che così bene li rappresenta.
Ci si vede l’anno prossimo (come sempre si tratta di un augurio, vista l’età!)
Giuseppe Mauri
31° Campionato Brianzolo di corsa campestre |
7^ tappa - Carate Brianza, 4 marzo 2017 |
Classifica | Nome e Cognome | Categoria | Pos. Cat. | Tempo |
36 | Bianca Milani | SF40 | 7 | 16.05 |
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74 | Gianpaolo Calegari | SM60 | 10 | 28.03 |
77 | Giuseppe Mauri | SM55 | 20 | 28.10 |
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20 | Stefano Scala | SM45 | 10 | 24.14 |
Bianca, unica donna Road in gara, vola leggera sui saliscendi di Carate
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Quanto mi mancano i sabati pomeriggio al Brianzolo... Quest'anno mi ero ripromesso (insieme a quel Peon di Fantozzi) di fare almeno un paio di tappe. Invece, nisba. Si sa, noi napoletani a chiacchiere siamo fortissimi ;-)
Per cui tocca fare la promessa che l'anno prossimo mi (ci, Stefano?) comporterò meglio.
Come si fa ad ogni fine anno scolastico, l'ultimo giorno di scuola...
:-)
Marietto Mars.
Vero, dovevamo fare puntate al Brianzolo, poi non siamo riusciti per mille motivi.
Ci riproviamo l'anno prossimo, promesso.