La 45^ edizione del Passatore è stata l’edizione dei record: 2.893 iscritti, 2.705 partenti (erano stati 2.655 nel 2016) e 2.193 arrivati (contro i 2.037 dello scorso anno). E’ stata anche l’edizione che ha celebrato la 12^ vittoria consecutiva di Giorgio Calcaterra, sempre di più il mito assoluto dell’ultramaratona italiana (e spesso mondiale) e sempre più Re incontrastato dei cento km che si snodano tra Firenze e Faenza.
Per i pochissimi che non lo sapessero, la 100 km del Passatore è una competizione podistica di ultramaratona che si svolge annualmente nell'ultimo fine settimana di maggio, con partenza quasi sotto la cupola del Brunelleschi a Firenze e arrivo in piazza del Popolo a Faenza. La gara, tenutasi per la prima volta nel 1973, è intitolata al Passatore, popolare figura della storia e del folclore romagnolo.
L'idea di una corsa di 100 km fu sviluppata dai fondatori della Società del Passatore partendo dal progetto di organizzare una maratona nel Faentino. Alteo Dolcini, cofondatore anche dell'Ente Vini di Romagna, propose poi di non limitarsi ai classici 42 km della maratona ma di pensare a una prova che unisse la terra del Sangiovese alle colline del Chianti. Ed ecco la corsa tra Firenze e Faenza, una gara che da subito ha avuto il fascino del mito e che ogni anno richiama atleti sempre più numerosi provenienti da ogni parte del mondo.
La corsa sfida letteralmente le pendenze dell’Appennino Tosco-Romagnolo, valicando dapprima la Vetta Le Croci (518m sul livello del mare) per poi inerpicarsi nel Mugello e arrivare al Gran Premio della Montagna della Colla di Casaglia (913 metri di quota). Da lì, è una lunga discesa lungo la valle del Lamone, toccando prima Marradi (al 65° km) poi giù giù, fino al borgo medioevale di Brisighella, dove si arriva quando ormai mancano soli 10 km al traguardo. Su queste strade e contrade, per tutto l’800, imperversavano bande di ladri e briganti, il più famoso dei quali è stato certamente Stefano Pelloni, detto il Passatore, la cui immagine saluta i concorrenti sulla via verso Faenza.
La corsa ha assegnato il titolo del Campionato del mondo di ultramaratona nel 1991, del Campionato europeo di ultramaratona nel 1997 e nel 2004 e numerosi titoli del Campionato italiano FIDAL. I record sono stati fatti segnare nel 2011 al maschile, quando Giorgio Calcaterra compì la traversata dell’Appennino in 6h25'47"; e l’anno dopo al femminile, allorché Monica Carlin fu capace di arrivare a Faenza in 7h35'07".
A partire dalla quinta edizione è stato istituito il premio speciale "Io c'ero" per i concorrenti riusciti ad arrivare al traguardo 5, 10, 15, 25, 30, 35 e 40 volte. Come da tradizione faentina, il premio è una ceramica creata da Vittoria Monti. Qualche nostro socio è ormai vicino ad essere premiato con il piatto delle cinque partecipazioni.
Per la cronaca, quest’anno Giorgio Calcaterra ha impiegato poco più di 7 ore per raggiungere Faenza, l’ultimo corridore è arrivato ben tredici ore dopo chiudendo la sua fatica in 20h50’.
I nostri dieci soci si sono difesi alla grande riportando ottimi risultati che avete potuto leggere nel post dedicato ai risultati settimanali dei settori Strada e Ultra.
In più occorre aggiungere che Lucio Bazzana si laurea campione sociale assoluto della 100 km su strada. Gli fa compagnia, in campo femminile, Cinzia Maverna. E, per le singole categorie:
- Sara Collura è campionessa di categoria SF 30-39
- Luca Pavesi è campione di categoria SM 40-49
- Marco Nava è campione di categoria SM 50-59
- Giuseppe Degrassi è campione di categoria SM 80-89
Attendiamo ora le classifiche aggiornate del GP Iuta di Ultramaratona, dove contiamo di fare un bel balzo in avanti dal settimo posto occupato al momento.
Nel frattempo, la battaglia Ultra si sposta sul settore trail con la bella e impegnativa prova in programma venerdì 2 giugno, l’Ultra Trail La via degli Dei, quando ancora protagonista sarà l’Appennino tosco emiliano e l’antica via romana che collegava Bologna a Firenze. Alcuni nostri soci la percorreranno per intero, correndo 125 km dal capoluogo emiliano a quello toscano. In bocca al lupo a tutti loro!
Ascolteremo i loro racconti nel prossimo nostro post.
Il team Ultra RRCM