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Agrate. L'unico cross con vista tangenziale

Inserito da ste_scal il 13/02/2018 alle 14:54 nella sezione cross & trail

“So far, so good” dicono gli inglesi. Che poi è quello che diceva quel tipo che, caduto dalla cima di un grattacielo, dopo aver urlato di paura per quanto stava per succedere, arrivato all’altezza del secondo piano pensa “Beh, fino a qui tutto bene!”.
E fino qui tutto bene! Siamo alla quarta tappa del Brianzolo e per la quarta volta gareggiamo nel pomeriggio di una bella giornata di sole. Siamo tutti in maglietta e pantaloncini, nonostante l’età media dei concorrenti sulla linea di partenza suggerirebbe un maggiore riguardo per la salute.

Questa volta sono partito da casa per tempo, anche perché ero convinto che la distanza da casa al campo gara fosse superiore a quella di settimana scorsa. E invece no! Da Mariano Comense (dove abito) ad Agrate Brianza sono 25 chilometri giusti, addirittura due chilometri meno che da Mariano a Oggiono, sede della scorsa tappa. Inoltre, azzecco la strada senza sbagliare un colpo (due anni fa stavo entrando dritto in autostrada con la bicicletta), e sono molto orgoglioso di ciò!
Arrivo quindi per tempo e posso serenamente fare il consueto giro di perlustrazione e riscaldamento.
Già sapevo dagli amici che mi avevano accolto al 'non gazebo' dei Cremella’s (non gazebo, perché c’è tutto tranne il gazebo!) che il percorso era variato, leggermente più lungo, ma anche più impegnativo, con un doppio passaggio sul costone vista tangenziale e la conseguente doppia salita.

Faccio il giro con il GP e il Piermario e mi rendo conto che sarà un pomeriggio non facile. A parte il passaggio 'vista tangenziale', che comunque ha il suo fascino che deriva dal contrasto tra la velocità delle auto scintillanti e rombanti sul nastro d’asfalto (uno spettacolo futurista, per certi versi) e l’incedere affannato di uomini di una certa età in mutande, il posto è sicuramente gradevole: le salitelle cattive, il toboga tra le piante e il lungo rettilineo in contropendenza rendono questo percorso interessante anche da un punto di vista tecnico.
Che poi, ‘interessante da un punto di vista tecnico’ si traduca facilmente in ‘foriero di fatiche che ti saresti tutto sommato evitato volentieri’ è un dettaglio. Questo è il cross: fatica, sudore e un “ma chi me lo fa fare” ripetuto decine di volte nell’arco di soli 6 km!

Nel mio caso il cross è anche consapevolezza che se non ti dai da fare (o cazzeggi sereno per mesi, appagato dai traguardi della scorsa stagione) inevitabilmente gli altri arrivano prima di te, anche quelli con cui gli anni prima duellavi orgoglioso...
Insomma, avrete intuito che non è che sia andata proprio benissimo! Fa niente, ci sono ancora tre gare (Desio, Monza e il gran finale di Carate) per cercare di riprendere quello che penso che sia il mio posto nel rank di categoria, posto che comunque sta nelle ultime pagine della classifica ad onor del vero.

Ecco comunque le graduatorie odierne, con soli quattro Road al traguardo, tre dei quali nella categoria dei veterani:

32° Campionato Brianzolo di corsa campestre
4^ tappa - Agrate Brianza, 10 febbraio 2018
ClassificaNome e CognomeCategoriaPos. Cat.Tempo
73 Gianpaolo Calegari SM60 10 29.06
99 Giuseppe Mauri SM55 32 31.15
105 Piermario Sasso SM70 2 32.05
22 Stefano Scala SM45 9 25.19


E mentre il GP e il Mister Scala mi bullizzano (“Eh, lui sta nelle retrovie così può osservare l’andamento della gara con più agio e i racconti vengono meglio...”), mi preparo per tornare a casa. Bello andare in bici alle gare, ma poi devi tornare a casa. E, anche se ormai ogni tanto nell’aria e nei prati cogli qualche timido segnale di primavera, è ancora inverno; ed è meglio non essere per strada con la bici quando calano le prime ombre della sera (cit.).

Ci si vede sabato prossimo a Desio, la tappa dove lo scorso anno abbiamo avuto il piacere di tifare un pugno di giovanissimi TriRoads. Desio, la tappa operaia (non so perché abbia questa associazione in testa), la gara con le girelle al ristoro finale, e mi pare che questo basti per farne un appuntamento irrinunciabile!

P.S: non mi sono dimenticato di stare più concentrato alla partenza, per non farmi sorprendere dallo sparo! Questa volta sono stato attento e mi sono convinto che lo starter è in combutta con lo speaker: i due si divertono a fare scherzi (tra parentesi, era pure il sabato del Carnevale romano). Lo speaker annuncia i due minuti alla partenza e, non saranno passati trenta secondi, ecco improvviso lo sparo. Direi che sabato prossimo glielo dico che li ho sgamati!

Giuseppe ‘GiMa’ Mauri

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Piermario 'rolling stone' Sasso, ottimo secondo di categoria in quel di Agrate
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