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C'è qualcosa di nuovo nell'aria, anzi d'antico

Inserito da Giuseppe.Mauri il 18/01/2015 alle 19:48 nella sezione cross & trail

Tutto finisce ma alcune cose ricominciano! E ricomincia anche il campionato brianzolo. XXIX edizione, prima tappa Cantù.

Non piove. Anzi, tra le nuvole grigie si intravede, timido qualche spazzo di azzurro. Bene, vado in bici! “Dove vai che piove?” “Zitte, donne del malaugurio -replico a moglie e figlie. E poi lo dice anche 3BMeteo che questo pomeriggio (forse) non piove”.

Inforco la bici, carico come un Magrebino che torna a casa per le ferie. Ho due paia di scarpe, un minimo di cambio e il panettone da offrire ai Cremella’s in segno di ringraziamento per il fatto di aver acconsentito ad ospitarci sotto il loro gazebo (anche se tanto non pioverà…).

Arrivo a Cantù appena in tempo (in verità sono li all’una e un quarto quando la gara comincia alle due e mezza. Ma della mia ansia senile di essere in ritardo ne ho già parlato lo scorso anno e quindi la pianto li). Incontro GP (un altro che non si preoccupa di arrivare all’ultimo momento), che mi saluta dicendo: “ma sei venuto in bici? Non vedi che piove?”. I gesti scaramantici di rito scattano immediatamente, ma si rivelano del tutto inefficaci, perché in effetti piove…. Il primo pensiero va alle mie donne a casa, se non altro per i fondelli che mi faranno quando tornerò a casa (per onor del vero ha poi smesso di piovere e l’ho scampata…). GP poi mi guarda e dice: “E il vessillo?” Cacchio, la maglietta di GP che mi aveva consegnato lo scorso anno da utilizzare come vessillo… Totalmente dimenticata! Mento spudoratamente dicendo che in effetti me n’ero ricordato anch’io ma ormai ero in bici…

Ancora contrito per la dimenticanza ritiro il pettorale e aiuto Fausto, il presidente dei Cremella’s a montare il gazebo. Offro il panettone rituale; con molta cortesia mi si fa notare che, senza coltello, del panettone ce ne facciamo poco. Fingo un minimo di rincrescimento di circostanza e comincio a cambiarmi.

Arriva Piermario che mi saluta con calore, si rammarica del fatto che piove (…) quando a Milano c’era un bel sole (…). Il Piermario si mostra subito ispirato e già calato nella stessa atmosfera che avevamo creato intorno al nostro campionato lo scorso anno. Getta uno sguardo sui prati, sul fango, sul bosco e sulla stalla con le mucche ed esclama: “C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anzi d’antico”. Insomma: ci siamo lasciati con Carducci lo scorso anno ad Oggiono (colpa del Resegone) e ci ritroviamo con il Pascoli. Cerco una battuta (Pascoli il poeta, pascoli quelli su cui correremo); mi rendo conto di aver detto una vaccata, Piermario mi lancia uno sguardo di benevola riprovazione.

Partiamo per il giro di riscaldamento, una tradizione anche questa, e ci accorgiamo che, nonostante il fango che c’è (in alcuni punti anche bello fangoso), tutto sommato la situazione è sostenibile.

Mancano pochi minuti allora trottiamo verso la linea di partenza. Come si sa, i primi a partire sono gli over 50. Solita folla di badanti che formano due ali di pubblico festante. Ci sono anche i ragazzini che si dividono tra quelli stupiti di vedere i nonni in mutande con il gps al polso e quelli che faticano a non ridere. Incontro GP che mi dice che lo speaker chiederà un minuto di silenzio per quelli che lo scorso anno erano qui con noi sulla linea di partenza e oggi non ci sono più. Per un momento (giuro, solo per un momento) gli credo. Poi lo mando sapete tutti dove e mi preparo alla partenza (cioè mi metto dietro per non essere travolto da quelli che corrono sul serio).

Ancora qualche secondo. Saluto Lucio Bazzana e mi vanto con tutti di essere un suo amico millantando senza pudore.
Partiamo. Un colpo d’occhio per fare l’inventario degli avversari. Mi pare che ci siano sostanzialmente tutti (maledetto GP!). Mai distrarsi! Siamo appena partiti e sono praticamente ultimo. Accelero (e questa è una cosa che noto solo io: chi mi stava guardando in quel momento non ha certamente apprezzato a occhio il cambio di ritmo!).
La solita fatica ma i miei cari vecchietti mi pare che siano tutti dietro… C’è solo un respiro affannoso che mi segue praticamente dall’inizio, e so chi è, lo capisco anche dagli incitamenti del Mistair Scala che come sempre è comparso a bordo pista a fare il tifo. A dir la verità, il tifo quest’anno ricorda molto i tempi gloriosi della curva Road, quando eravamo un centinaio qui a stravincere il trofeo. Ci sono un sacco di Roads e questo è veramente un piacere!!

E’ finita, ultima curva e rettilineo finale. Ecco che il respiro affannoso, che già nella mia testa aveva un nome, si palesa sotto forma di corpo lanciato a una velocità insostenibile per me: Piermario mette la freccia e mi sorpassa (in verità sulla destra, ma siamo tra gentlemen e non farò ricorso). Provare a tenerlo ci ho provato, ma niente da fare…
Arrivo così a corto di ossigeno che al traguardo non riconosco Marco Frattini. Torno indietro a scusarmi, ma lui mi pare che mi avesse già perdonato.

Bene. La prima è andata. Chiudiamo con il tè di rito (e la crostata) e la solita confusione mentale che mi prende quando mi devo rivestire per andarmene.
Nel frattempo sono arrivati anche i giovani. Tocca a loro. Noi abbiamo già dato e la ragione profonda per correre le prossime tappe è già chiara dentro di me: Piermario, lucida i chiodi che tra sette giorni se ne riparla!!

Giuseppe


CAMPIONATO BRIANZOLO DI CORSA CAMPESTRE
1^ tappa - Cantù, sabato 17 gennaio 2015


posizione nome cognome cat. pos. cat. tempo
37 Patrizia Fiorentini DONNE 3 13.55
53 Antonella Corradini DONNE 15.09
61 Bianca Milani DONNE 16.06
39 Lucio Bazzana UOMINI OVER 50 25.23
66 Gianpaolo Calegari UOMINI OVER 50 27.27
83 Piermario Sasso UOMINI OVER 50 28.44
85 Giuseppe Mauri UOMINI OVER 50 28.47
113 Raffaele Sanna UOMINI OVER 50 32.44
20 Gianni Pistis UOMINI 40-45 22.18
38 Stefano Scala UOMINI 40-45 23.16
101 Matteo Pirola UOMINI 40-45 28.02
58 Daniele Belloni UOMINI 30-35 24.49
77 Francesco Vitale UOMINI 30-35 30.07

Ringraziamenti finali:
Grazie a tutti i presenti che mi fanno sentire parte di un gran bel gruppo.
I diversamente giovani Piermario Sasso, Lucio Bazzana GP Calegari e Raffaele Sanna.
I giovani ma non troppo Gianni Pistis, Stefano Scala e Matteo Pirola (che, quando l’ho visto arrivare non credevo ai miei occhi!!).
I giovani Daniele Belloni e Francesco Vitale (che ringrazio per lo sbattimento).
Infine, last but not least, le ladies Antonella Corradini, Bianca Milani e Patrizia Fiorentini (che, btw, ha portato il vessillo sul podio, spuntando un terzo posto di categoria!)
Appuntamento a Briosco, dove ci attendono discese ardite (e le risalite….)

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Patrizia in azione...
Patrizia in azione...
Commenti
  • piter 19/01/2015 alle 17:38:22 rispondi
    MUUUH
    Avrei voluto postare soltanto un muggito (c'è anche una bellissima trasmissione radiofonica che si chiama così: va su RAI-DUE proprio al sabato pomeriggio nell'ora che si spende a tornare dai campi del Brianzolo a Milano: è condotta da uno un po' fuori ma bravo che si chiama Matteo Bordone. E poi è anche la forma di comunicazone che abbiamo io e mio figlio primogenito quando vogliamo dirci tutto... senza dirci niente). Poi però m'è di nuovo cascato l'occhio sul titolo e... ci ho trovato una imprecisione: non 'aria', ma 'sole'. E allora vi rimando al link http://homes.di.unimi.it/~pasteris/progettoMM/avvisi/temi/Aquilone.pdf
    che riporta tutta la lirica per intero, che poi è la più struggente del Pascoli, che a sua volta è, almeno per me, il più grande poeta italiano dell'ottocento, bistrattato dai professori di lettere di tutta Italia (che a scuola ce lo hanno presentato come un poeta minore innalzando immeritatamente il Carducci, beneamato dalla critica letteraria del ventennio) e che invece era e rimane un grandissimo poeta italiano e un grande uomo che ha sopportato una vita di enormi sofferenze. Viva il Pascoli, viva i pascoli e ... viva il Road!! piermario
  • Giuseppe.Mauri 19/01/2015 alle 17:57:25 rispondi
    sconfitto e pure ignorante
    Piermario,in due giorni mi hai rifilato una doppia lezione...
    In verità sono molto più dispiaciuto per la prova di ignoranze che per quella di pochezza podistica.
    Comunque la svolta poetica che ci sta prendendo quest'anno mi fa veramente molto piacere e di questo ti sono grato!
    Ma sabato ti batto, sappilo!!
    g.
  • capt.ale 19/01/2015 alle 22:07:40 rispondi
    ...sono senza parole....
    ....ma è meglio così. Ai miei tempi il brianzolo era solo per buzzurri. Strano, GiMa, domenica in bici mi eri sembrato normale.....
  • Matteo Pirola 20/01/2015 alle 13:05:21 rispondi
    Evviva GIMmy!

    è stato bello tornare a fare un cross, anche se passare negli MM40 e arrivare sestultimo non è stato così divertente! : )

    a Briosco non so,
    ma prima o poi ti risorprenderò!

    Alegher
    ciao M

  • zecif 23/01/2015 alle 10:50:30 rispondi
    Il Pascoli...
    Anch'io ravvisi nel titolo
    qualcosa che non tornava;
    ma delle mie memorie fanciullesche
    poco fidarmi aduso sono.
    E tacqui.
    Come si tace delle vicende
    che non si sono vissute
    col cor tutto coinvolto.

    Marietto Mars