Siamo solo alla seconda tappa del “brianzolo” di quest’anno, ma è ormai chiaro, almeno nella mia testa, qual è il leit motiv del campionato 2015 dell’allegra (ancorché sparuta) brigata Road.
Per evitare di scrivere fesserie, ho fatto una veloce verifica su wikipedia. In effetti, leitmotiv o leitmotif (in italiano “motivo conduttore”), è un tema musicale ricorrente, associato ad un personaggio, un sentimento, un luogo, un'idea, un oggetto.
Bene, accertato di aver evitato (almeno su questo), l’ennesima tirata d’orecchie, direi che possiamo serenamente affermare con certezza e anche con una certa soddisfazione che il “leitmotiv” di questi primi fine settimana di fango del 2015 è e sarà la poesia (mica pizza e fichi, direbbe il Mistair).
Pensando ai su e giù di Capriano, seconda tappa del Brianzolo, e pensando al gruppetto di impavidi guidati da Mistair Stefano Scala che, nella mattinata, come antipasto, si sarebbero fatti un bel giro in bici su e giù per le colline brianzole, al sottoscritto nei giorni scorsi non era venuto in mente niente di meglio che la vecchia coppia Mogol Battisti (Le discese ardite, e le risalite, e poi ancora in alto, con un grande salto).
Ma mercoledì, improvviso come un fulmine a ciel sereno, irrompe sulla scena il GP che, in una mail indirizzata a un gruppo di amici (tra cui io), scrive così:
“Ciao Raga, visto che ormai vi siete appassionati di cross , vi ricordo che sabato a Capriano di Briosco si correrà quello più difficile dei vari circuiti; …….. ….
Sono sicuro che già a questo punto della mail avete già cancellato tutti gli eventuali impegni del sabato e state controllando chiodi e magliette , ma c'è di più ... come forse avrete letto nel sito Road , si comincia a stilare classifiche anche sui poeti italiani dell'ottocento che hanno celebrato il brianzolo (l'ultima tappa l'ha vinta Pascoli) ma io ho intenzione di perorare la causa del mio favorito , il Leopardi , che per Briosco ha iniziato ..
sempre caro mi fu quest'ermo colle ....
Per noi che già per la Monza Resegone abbiamo ripassato Manzoni , Shakespeare e i fratelli Grimm è un'occasione da non perdere.
Ho già scritto anche troppo. Ci vediamo sabato. Un abbraccio, Gp”.
Per me è come un faro che si accende, o una folata di vento che spazza via tutte le foglie, sgombrando la strada che adesso è chiara: la poesia! Gp spara altissimo, Leopardi per Capriano, senza discussione.
Piazza anche un carico pesantissimo sulle prossime tappe, (Manzoni, Shakespeare).
Temo e rifuggo la retorica come si scappa di fronte a una malattia infettiva, per cui mi guardo bene dallo stracciare gli zebedei di chi legge con immagini relative alla poetica del fango e dei chiodi, la bellezza della fatica, l’epopea della sfida.
Anche perché nel fango si fa una fatica bestia e la fatica è francamente faticosa.
E se mi domandate cosa cacchio ci vado a fare allora ai cross del Brianzolo, beh, in tutta franchezza vi rispondo che non lo so! (In verità lo so, ma non sono certo di saperlo scrivere, per cui faccio finta di non saperlo).
Bella la poesia, ma per quanto bella possa essere, sono le 14:30 e siamo sempre li, sulla linea di partenza, il solito gruppo di “una volta giovani” in mutande e gps, questa volta benedetti da una giornata straordinariamente bella.
All’appello manca Lucio Bazzana; scoprirò solo domenica sera guardando le classifiche che lui c’era.
E perciò mi viene un dubbio: non l’ho visto io o lui ha girato al largo per evitare che ancora millantassi la sua amicizia?
Temo di conoscere la risposta ma chiedo cortesemente e pubblicamente di lasciarmi nel dubbio; Lucio, fallo per la mia autostima!
Ma torniamo alla partenza. GP ha ragione, il percorso di Capriano è una brutta carogna fatta di su e giù, contropendenze, zolle erbose per niente stabili e fango subdolo.
Partiamo decisi (vabbè, concedetemelo) e io curo il Piermario. Decido di fare un po’ di tattica cercando di non partire a tutta e di tenere la sua scia.
Bella tattica, mi dico.
Peccato che Piermario parta via come una scheggia e io non posso far altro che vederlo che se ne va… Bella tattica di m… penso, mentre cerco di recuperare.
Gli altri avversari dello scorso anno sono dietro (gli anni passano, eh? Mi sorprendo a pensare, bastardissimo) e quindi non ho nessuna chance consolatoria che mi possa assistere nel caso di una seconda sconfitta. Non è ancora finito il primo giro che sono li a cercare di ricordare qualche grande impresa di rimonta da 0-2 a 3-2 (le gare quest’anno sono cinque; a Cantù Piermario mi ha battuto e qui lo vedo che se ne va…). Insomma, tutto sommato sto già elaborando il lutto della sconfitta e siamo solo all’inizio.
Poi però, all’inizio del secondo giro mi riaggancio, supero Piemario, mando a quel paese le tattiche e continuo a trascinarmi il più in fretta possibile nel fango.
Vedo una maglia road davanti a me e non capisco: come può essere il GP? Normalmente mi rifila due minuti…
Dev’essere successo qualcosa. Lo affianco e, in effetti mi conferma che non è per niente in forma ed è preoccupato per la schiena.
Corriamo insieme l’ultimo giro. Sto davanti, ma lui non molla. So già cosa intende fare.
Infatti, finito il discesone e imboccato il rettilineo finale, sento che mi raggiunge. Mi affianca. Penso che non sia corretto cercare di battere uno che, quando sta bene ti rifila due minuti sorridendo. Gli metto una mano sulla spalla e, gonfio di affettata generosità cavalleresca esclamo: “Vai GP!”.
Lui, senza neanche guardarmi accelera poi esita un momento, si gira e mi ringhia: “vedi di muoverti che anche quello dietro ti sta prendendo!”.
Epilogo sportivo: Per correttezza e per giustizia sportiva (e anche per amicizia, direi) non posso chiudere senza menzionare i “giovani” che se la sono giocata più tardi, mentre molti di noi erano già sul divano o all’Esselunga con le rispettive signore.
Grazie anche, e soprattutto, a Raffaele Sanna (che in verità fa parte del gruppo dei meno giovani), Bianca Milani, Stefano Scala, Gianni Pistis e i ragazzini Daniele Belloni e Francesco Vitale, la poetica compagine del Brianzolo ha difeso il settimo posto conquistato sabato scorso, al debutto del campionato.
Prossimo appuntamento, sabato 7 febbraio ad Oggiono, alle pendici del Resegone (e già questo di suo vi dovrebbe far capire che ne vedremo e sentiremo delle belle…).
Epilogo poetico: Non sto a riportare “L’infinito” citato da GP.
La conoscete tutti e comunque vi invito a rileggerla.
Una citazione però la voglio fare. La dedico con un po’ di ironia a GP e agli altri combattenti dalla diottria in calo.
La dedico anche ad Antonio Dell’Oca, presidente degli amici dello sport di Briosco, che è morto settimana scorsa, non prima di aver raccomandato ai suoi amici di non cancellare la loro gara.
Non conoscevo l’uomo, ma le parole affettuose e scevre da qualsiasi forma di retorica con cui i suoi amici lo hanno ricordato prima della partenza, mi hanno fatto pensare a questa poesia.
Cito l’ultima quartina, lascio a voi il compito di andare a cercarla e leggerla tutta.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
CAMPIONATO BRIANZOLO DI CORSA CAMPESTRE
2^ tappa - Briosco, sabato 24 gennaio 2015
posizione |
nome |
cognome |
cat. |
pos. cat. |
tempo |
57 | Bianca | Milani | DONNE | 5 | 15:44 |
40 | Lucio | Bazzana | UOMINI OVER 50 | 4 | 26.19 |
78 | Gianpaolo | Calegari | UOMINI OVER 50 | 14 | 29.20 |
79 | Giuseppe | Mauri | UOMINI OVER 50 | 20 | 29.21 |
83 | Piermario | Sasso | UOMINI OVER 50 | 6 | 29.33 |
111 | Raffaele | Sanna | UOMINI OVER 50 | 48 | 34.26 |
19 | Gianni | Pistis | UOMINI 40-45 | 7 | 23:24 |
40 | Stefano | Scala | UOMINI 40-45 | 23 | 25.13 |
77 | Daniele | Belloni | UOMINI 30-35 | 29 | 27.36 |
88 | Francesco | Vitale | UOMINI 30-35 | 37 | 33.08 |
1 - SI GIOCA AL SABATO POMERIGGIO IL CHE PERMETTE IL “LUNGO” DOMENICALE
2 – LE GIUNTURE SONO UN PO' MENO RIGIDE
3 – I RAGAZZI IN ATTESA SI DIVERTONO UN SACCO A GUARDAR SGAMBETTARE QUESTE POVERE OSSA
4 – RIMANE TUTTO IL TEMPO PER L'APERITIVO "LUNGO"
5 - C'E' GENTE CHE NON SA PERCHE' E' LI' MA MA NON PARLA DI CORSE, CITA VECCHIE CANZONI E RAMMENTA GIOVANI SOGNATORI.
E TANTO BASTA.